Due mesi dopo la Mezza delle due Perle domenica è finalmente arrivata la Mezza di Genova. Due mesi dove, a parte un focolaio di polmonite a fine febbraio, non avrei avuto problemi fisici se non avessi pensato bene di incrinarmi una costola nove giorni prima della gara.
Il focolaio di polmonite mi ha costretto a tamponare un po' nella preparazione considerando che ho avuto una settimana buona a febbraio e due settimane a marzo prima dell'ultima di scarico, due settimane dove ho alternato qualche lavoro di velocità a molto fondo cercando di allungare le distanze rispetto a ciò che facevo prima, in particolare un lungo su un percorso molto ondulato di 22 km vicino alla nuova casa, con 4 strappi iniziali molto ripidi e gli ultimi 6 km in costante salita e delle ripetute sui 2000 corse a 4:30-4:35/km.
Per la gara siamo in quattro: io e il solito Marco puntiamo ad avvicinarci alla barriera dei 100 minuti mentre gli amici Fabio e Marco sono alla prima esperienza.
Un po' di riscaldamento, stretching, qualche allungo e via in partenza dove al solito restiamo imbottigliati (non ci sono le griglie e quindi i più smaliziati si sono messi in fila con la corrigenova che partiva 5 minuti prima) passando sotto l'arco a 40" anche se con un po' di fortuna riusciamo a farci largo chiudendo il primo km a 5'04". Primi km in centro prevalentemente in leggera salita fino a Piazza de Ferrari, poi la discesa di via XX Settembre per prendere fiato, a destra su via Casaregis e poi sinistra su Corso Italia fino al giro di boa. In settimana ho fatto due uscite di dieci km per capire se potevo correre con la costola messa così non patendo particolarmente quindi decido di partire come se niente fosse ben sapendo che dopo metà gara sarà un incognita, quindi passato il primo mi piazzo sul mio ritmo sfruttando le discese per prendere un po' di fiato passando al decimo in 47'15" anche se già dolorante e tenendo Marco come riferimento circa 150 metri avanti. Al nono come da previsione inizio ad avere male al costato e cerco una postura più confortevole piegandomi leggermente a destra per sentire meno male e cercare di finire, intanto inizia la parte di sopraelevata che del percorso è quella che mi piace di meno, il sole è caldo ma c'è un minimo di brezza e rallento leggermente l'andatura di 5-6 secondi al km. Giro di boa al diciassettesimo passato ad un ora e venti e poi la lunga rampa per reimmetersi in sopraelevata dove la mia gamba destra dice basta causa crampi. Faccio quindi gli ultimi quattro alternando un po' di corsa ad un po' di camminata e gli ultimi 500 metri lanciati finendo in 1:45:23 reale, soddisfatto per averci provato e rammaricato perché preferendo sentire meno male al costato ho compromesso del tutto la prestazione.
Quello che è evidente è che in allenamento devo impegnarmi di più perché c'è troppa disparità con i ritmi che riesco a tenere in gara pur in condizioni fisiche precarie, quindi i compiti a casa sono di abbandonare le scusanti in allenamento (è tardi, ho già fame, ho poco tempo) e perdere qualche kg perché 87 kg pronto gara sono indubbiamente troppi.
Gara molto bella, percorso molto bello nella prima parte mentre pur se particolare non mi è piaciuta la parte di sopraelevata. Unica pecca la mancanza delle griglie in partenza.
A presto...
giovedì 13 aprile 2017
Mezza di Genova fra sorprese e patimenti
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